La salvia è tra le erbe aromatiche più usate e diffuse; infatti, molti la coltivano sul balcone di casa o nel giardino per averla fresca sempre a portata di mano.
Caratteristiche generali della salvia
Il suo nome botanico è salvia officinalis e fa parte della lamiacee, al pari di altre aromatiche come timo, origano, rosmarino e menta. Le sue foglie sono lunghe, ovali, ricoperte di pelurie e dal colore verde . grigio. Forma un piccolo cespuglio e il suo fusto tende a diventare un tronco con il passare del tempo. a inizio dell’estate produce fiori a spiga dal colore viola chiaro.
La salvia è una piantina sempreverde, perenne, di origine mediterranea e rustica, motivo per cui è piuttosto semplice da coltivare. Esistono diverse tipologie di salvia come quella con foglie giganti per cui comunque valgono sempre le stesse regole e consigli. Oltre alla grandezza delle foglie ci sono tipologie molto particolari e curiose come la salvia ananas che ha un odore che ricorda l’esotico frutto.
Clima ed esposizione ideali
Essendo di origine mediterranea, la salvia predilige un’esplosione soleggiata dove le temperature siano alte. Meglio quindi evitare il nord e preferire zone a sud non ombreggiate. Sebbene amai il caldo e il clima mite, la salvia è in grado di sopportare anche il freddo. Tuttavia, può ugualmente perdere le foglie con l’arrivo del freddo più intenso. Per far sì che non muoia per colpa del freddo, potrebbe esser una buona idea coprire e proteggere le piante coltivate all’esterno con del tessuto agricolo o tessuto non tessuto.
Il terreno perfetto
Il terreno deve essere secco e asciutto e non troppo umido e bagnato. Per il resto, no ci sono caratteristiche particolari del terreno per favorire la sua crescita. Il substrato calcareo tuttavia è ideale per questa aromatica. Terreni argillosi e molto compatti non sono tra i più indicati.
Come moltiplicare la salvia
La moltiplicazione della salvia, come per altre piante, avviene per talea. Difatti, è sufficiente prelevare un rametto di circa 10 cm, non una singola foglia, e sistemarla in un vaso con acqua fino a quando non radica. Una volta che si si sono sviluppate le radici, allora si può trasferire la nuova piantine in un vaso con la terra oppure direttamente a dimora. Ovviamente, la pianta che si ottiene è identica geneticamente alla madre e non ci sono variazioni in merito alla grandezza di foglie o all’odore che sprigiona. Si può moltiplicare la pianta in ogni periodo dell’anno , evitando magari l’inverno.
Essendo una pianta perenne, può esser utile potarla per tenere sotto controllo la sua crescita e la sua forma. È proprio dalle operazioni di potatura che spesso si ottengono i rametti per fare le talee.