Il glicine è una pianta rampicante rustica arbustiva di grande effetto per via dei suoi meravigliosi fiori pendenti. La sua abbondante fioritura è decorativa e profumatissima, motivo per cui è molto amata. Tra le piante per decorare il giardino, il glicine è una delle più apprezzate, assieme forse alla magnolia di cui abbiamo parlato in questa guida.
Il glicine in generale
Il glicine, nome botanico Wisteria sinensis, fa parte della Fabacee. È una rampicante rustico che con ila passare del tempo diventa arbustivo. È molto longeva e i suoi rami possono svilupparsi anche per diversi metri durante la stagione. Per questo motivo, per crescere bene ha bisogno di ampi spazi dove potersi sviluppare. Essendo un rampicante, spesso si fa ricorso a Graticelle, sostegni e pergolati per sostenere la pianta. Anche se la pianta è ancora piccola, meglio predisporre da subito un graticcio di grandi dimensioni perché sarà più che necessario.
La spettacolarità della pianta sta nella sua fioritura, abbondante e rigogliosa. Produce dei fiori di colore lillà in grandi quantità a inizio primavera. La fioritura non è effimera, anzi. Persiste e dura per diverse settimane, infatti. Esistono anche degli ibridi che si possono trovare in vivaio con dei fiori di colori diversi come rosa e addirittura foglie variegate. Si possono notare questi fiori a grappoli, formati da piccoli fiorellini che attirano anche le api. Il glicine si ottiene per innesto o anche per talea. Quelle ottenute da seme sono da evitare perché impiegano molti anni prima di fiorire.
Come si coltiva
Ci sono, per fortuna poche indicazioni per coltivare il glicine che è una pianta rustica perciò non troppo delicata. Sebbene crescano anche in condizioni sfavorevoli, i giovani esemplari andrebbero esposti in pieno sole, preferendo un terreno morbido e soffice. Il glicine con il passare degli anni, non solo avrà rami molto lunghi ma anche un apparato radicale molto sviluppato in profondità nel terreno. È importante tenerne conto per evitare di metterlo vicino a tubature dell’acqua o in terrapieni sopra a garage e box auto che non vanno bene per questo arbusto.
Per quanto concerne l’annaffiatura, i giovani esemplari vanno irrigati abbondantemente evitando che il terreno si asciughi durante tutta la bella stagione fino ad autunno. Il concime lenta cessione dovrebbe esser sistemato anche due volte nel corso dell’anno.
Potare il glicine
Il glicine, essendo un rampicante che si sviluppa molto, va potato. È l’unica cura particolare che richiede l’arbusto nel corso del tempo. Questo consente di tenere la pianta ordinata e controllarne lo sviluppo come si preferisce. Va potato a fine inverno quando appaiono le prime gemme. Devono essere rimossi e tagliati tutti i rami che sono stati rovinati dal gelo invernale.
È consigliabile togliere anche i rami sottili, nonché i pollini basali mantenendo solo i tronchi più grandi. I rami vanno tutti accroccati e si lasciano solo tra le 3 e le 5 gemme per ognuno. Si può procedere con un’altra potatura, se ritenuto necessario, verso la fine dell’estate